venerdì 27 febbraio 2015

MORTE IN CORSIA, IL CASO DI NAPOLI


MORTE in CORSIA
Da  Panorama Medico- DottNet

… Il sistema della rete di emergenza, dai pronto soccorso alle rianimazioni, è in emergenza specie nelle regioni del Centro-Sud. Dopo i tragici eventi di Catania, leggiamo di un decesso avvenuto in barella al Pronto soccorso del Cardarelli. Parliamo quindi di due grosse città del Sud, non di piccole realtà periferiche. Non possono esistere 21 sistemi sanitari diversi l'uno dall'altro e con così elevato un gap di qualità tra Nord e Sud…e poi…..Sette ore al pronto soccorso prima di essere curata …...Nelle sette ore d'attesa, fa sapere poi l'associazione dei consumatori, attorno alla donna "accade di tutto": un'anziana "stremata dall'attesa" che "sviene e deve essere aiutata dagli altri pazienti" …..

Non entriamo nella polemica ma cerchiamo di analizzare i fatti: frattura di femore, intervento chirurgico, degenza postoperatoria in barella, morte del paziente.

È noto che dopo interventi chirurgici ortopedici il paziente è esposto a rischio di trombosi venosa profonda, la cui conseguenza più temibile è l’embolia polmonare, evento drammatico, improvviso, spesso mortale.
L’embolia polmonare è l'ostruzione acuta di uno o più rami dell' arteria polmonare da parte di coaguli  trasportati in circolo dai grossi vasi venosi che portano il sangue al cuore, viene anche definita tromboembolia polmonare (TEP). Più il coagulo-trombo  è grosso più il”tappo “ che si forma nell’arteria polmonare è ostruente, fino a bloccare totalmente la circolazione nella parte destra del cuore con conseguente morte immediata.

Proprio per prevenire questa complicanza si sono sviluppati protocolli specifici di terapia anticoagulante, che contrastano la formazione di coaguli – trombi.

Indubbiamente questa precauzione è efficace ma purtroppo non elimina totalmente il rischio di embolia. Altri fattori possono entrare in gioco, la predisposizione individuale, l’immobilità, la disidratazione con conseguente aumento di densità del sangue. E’ facilmente intuibile che tenere un paziente dopo un recente intervento chirurgico su una barella in corsia, invece che in un letto di reparto con l’assistenza più costante e attenta, espone più facilmente alle condizioni favorenti sopracitate della trombosi.

Probabilmente è ciò che è successo a Napoli, ed ogni sforzo organizzativo deve essere attuato perché episodi simili non si debbano più ripetere e ogni paziente possa ricevere  un’ assistenza adeguata.

Per saperne di più
paragrafo: TROMBOSI - TROMBO - TROMBOGENESI TROMBOEMBOLIA
… È la formazione di coaguli all’interno dei vasi, con riduzione od ostruzione del flusso sanguigno. È all’origine di infarto e ictus ….



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venerdì 20 febbraio 2015

NICOLE, MORTE DELLA NEONATA

Nicole, neonata vissuta solo poche ore.... tragedia evitabile?

Scarico e rimbalzo di responsabilità tra ASL, 118, ospedali di Ragusa e Catania, assessorato, regione Sicilia, presidente Crocetta, fino al ministro della Sanità Beatrice Lorenzin.
Forse l'autopsia potrà dare chiarimenti, ma per molti di noi rimarranno dubbi e incertezze.
A questo proposito vi vorrei spigare in parole semplici cosa può causare la morte di un neonato.
il 50% circa dei decessi nei neonati è causato da gravissima insufficienza respiratoria, causata da "Malattia delle Membrane Ialine" questa sindrome, più frequente nei neonati prematuri, è dovuta alla carenza di una sostanza detta Surfactante, che consente l'espansione dei polmoni del neonato.
Infatti alla nascita i polmoni sono collassati, in quanto il feto non respira, ma viene ossigenato dal sangue materno tramite la placenta e il cordone ombelicale.
Al primo respiro del neonato i polmoni, grazie al "Surfactante" come per incanto si espandono, si riempiono d'aria e.... incomincia la vita!
Già ma se manca o è insufficiente il surfactante?
In questo caso i polmoni non si espandono o solo ​parzialmente, e il neonato va inesorabilmente in asfissia.
Quale rimedio allora?
La ventilazione a pressione positiva CPAP con ossigeno e la somministrazione di simil- surfactante come il Lucinactant, possono facilitare l'espansione dei polmoni, se ciò fosse inefficace si può ancora tentare con la ventilazione assistita in intubazione, a pressioni positive cercando di "gonfiare" i polmoni come fossero dei palloncini vuoti.
Altre cause, ma più rare, sono le cardiopatie congenite specie della parte destra del cuore: atresia della valvola Tricuspide, atresia dell'arteria Polmonare, tetralogie tipo Fallot estreme, condizioni che consentono la vita fetale ma spesso fatali quando i polmoni iniziano a respirare.
Per precisazione, il trattamento tempestivo con:
1- ventillazione a pressione positiva con CPAP
2- ossigeno iperbarico
3- surfactante
riduce la mortalità al 10-15%.


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